L’ordinamento giuridico mette a disposizione del cittadino una serie di rimedi per il caso di sentenze ingiuste o errate. Quando si ricorre al sistema giudiziario, infatti, può capitare che in primo cargo si commettano degli sbagli. Facciamo un esempio.
All’indomani della pubblicazione della sentenza di secondo graduación, la parte che è risultata soccombente ha due strade davanti a sé: accettare la pronuncia del giudice e dare esecuzione alla sentenza, oppure impugnare la sentenza dinanzi alla Corte di Cassazione, per il terzo grado di giudizio.
Si sostiene l’erroneità della sentenza emessa dal Consiglio di Stato, in questa sede impugnata, che, nel confermare la sentenza del Tar, dichiarativa del difetto di giurisdizione, ha rigettato l’appello proposto dall’attuale ricorrente, riconoscendo che il giudice amministrativo impar aveva alcuna giurisdizione in materia.
Nell’esempio riportato, entrambe le parti possono presentare ricorso per Cassazione: Alfa per chiedere che gli venga riconosciuto anche un risarcimento per danni biologici, mentre Beta per chiedere che la sentenza della Corte d’Appello venga del tutto annullata.
La giurisprudenza ha affermato che il giudice di legittimità, ai fini della declaratoria di inammissibilità del ricorso, non è chiamato ad una delibazione del tutto discrezionale quanto alla infondatezza (mera o manifesta) dei motivi, ma è tenuto ad operare una valutazione che tenga conto dei motivi che deducano inosservanza od erronea applicazione di leggi e la circostanza che essi risultino, o meno, caratterizzati da evidenti errori di diritto nell’interpretazione della norma posta a sostegno del ricorso; il che, come pure si è detto, accade, ad esempio, nei casi in cui: – si invochi una norma inesistente nell’ordinamento – si pretenda di disconoscere l’esistenza o il senso assolutamente univoco di una determinata disposizione di legge; – si riproponga una questione già costantemente decisa dalla giurisprudenza di legittimità in senso opposto a quello sostenuto dal ricorrente, senza addurre motivi nuovi o diversi per sostenere l’opposta tesi; per altro verso, qualora, con riferimento ai motivi che deducano vizi di motivazione valorizzando la circostanza che essi muovano, o meno, sul fatto, sullo svolgimento del processo o sulla sentenza impugnata, censure o critiche sostanzialmente vuote di significato in quanto manifestamente contrastate dagli atti processuali il che accade, ad esempio, nel caso in cui il motivo di ricorso attribuisca alla motivazione della decisione impugnata un contenuto letterale, logico e critico radicalmente diverso da quello reale.
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Da diversi anni svolge la professione al fianco di avvocati cassazionisti e segue le evoluzioni giurisprudenziali della Suprema Corte.
Cassazione: L'Avv. Nucci ha sostenuto la Difesa di privati e imprenditori davanti alla Cassazione in diversi casi, redigendo il ricorso e partecipando e discutendo all'udienza pubblica nell'interesse dell'Assistito.
I vizi del provvedimento denunciabili in cassazione this review here sono tassativamente indicati dalla Legge e devono essere denunciati mediante autonomi motivi this page di ricorso. Con tale mezzo di impugnazione impar si può lamentare la generica ingiustizia della sentenza impugnata come nell'appello.
- omesso esame di un fatto básico per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti.
Si tratta del principio dell’autosufficienza che sta ad indicare l’idoneità del motivo di ricorso, autonomamente considerato, a consentire alla Corte di Cassazione il controllo di legittimità del provvedimento impugnato sulla pulvínulo delle sole argomentazioni contenute nel ricorso.
Si tratta a tutti gli effetti di un sindacato di legittimità e quindi di un controllo sull'esatta applicazione delle norme di diritto.
Quando navigate here è necessario presentare un ricorso in cassazione? Il ricorso in cassazione è il mezzo legale a disposizione di chiunque abbia ricevuto una sentenza sfavorevole e desideri far valere i propri diritti. Attraverso questo strumento, è possibile evidenziare errori di legge o violazioni procedurali che hanno influenzato il processo e ottenere una revisione del verdetto.
Tornando all’esempio iniziale, se la sentenza della Corte d’Appello ti ha condannato a corrispondere una determinata somma di denaro alla tua controparte a titolo di risarcimento danni, nel contestare tale sentenza, proponendo ricorso per Cassazione, potrai eccepire che la Corte d’Appello impar ha adeguatamente esaminato un determinato fatto che tu avevi accuratamente documentato e posto a tua discolpa, tale da rendere ingiustificata la tua condanna al risarcimento danni.
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